amore, basilico e gelosia
Amore, gelosia e basilico, mostra personale di Turi Avola è il frutto della residenza artistica da Amaneï nel 2018. Il progetto di Turi Avola, fotografo siciliano, è dedicato alle Teste di Moro, oggetti-simbolo della tradizione artistica e culturale siciliana.
Le Teste di Moro nascondono una storia macabra, una storia d’amore, di gelosia e di vendetta. La leggenda più nota risale intorno all’anno Mille, durante la dominazione dei Mori in Sicilia, ed è ambientata nell’antico quartiere della Kalsa di Palermo. Un giorno un Moro si invaghì di una bellissima donna che aveva l’abitudine di prendersi cura delle sue piante sul balcone di casa. Quando la donna scoprì che egli aveva una famiglia che lo attendeva in Oriente, ferita nell’orgoglio e tradita da quello che credeva essere il suo grande amore, pianificò la sua vendetta. Una notte, mentre egli dormiva indifeso, lo uccise e gli tagliò la testa, con cui ne fece un vaso dove piantare il basilico, che crebbe rigoglioso grazie alle lacrime della donna. La bellezza di quella pianta risvegliò l’invidia degli altri abitanti del quartiere che quindi si fecero costruire dagli artigiani dei vasi di terracotta a forma di Testa di Moro.
Nell’agosto del 2018, Turi Avola, pittore, scultore e scenografo, ha realizzato dei copricapi ispirati alle Teste di Moro e ha coinvolto il pubblico di Salina a prestarsi come modelli/modelle per i suoi scatti all’interno di Amaneï.
Oggi, negli ambienti di Amaneï, è esposta una selezione dei ritratti scattati lo scorso anno che sanciscono la conclusione del progetto Amore, gelosia e basilico. Turi Avola ha sviluppato Ie fotografie in post-produzione con sfumature di colore che rievocano le pellicole dei primi anni del ‘900: un richiamo al passato reso immortale dai volti moderni.