TURI AVOLA

Amore, basilico e gelosia

Turi Avola, fotografo siciliano, sbarca a Salina. Durante la residenza artistica da AmaneÏ nel mese di agosto, lavora ad un progetto dedicato alle Teste di Moro. Pittore, scultore, scenografo, Turi Avola prepara i suoi scatti rigorosamente in bianco e nero con la creazione di set ricercati e cura dei dettagli, volti alla creazione di contesti surreali e onirici.Le Teste di Moro, così finemente lavorate, eleganti e colorate, sono oggetti-simbolo della tradizione artistica e cultuarale siciliana. Nascondono tuttavia una storia macabra, una storia d’amore, gelosia e vendetta. La leggenda più nota risale intorno all’anno Mille, durante la dominazione dei Mori in Sicilia, ed è ambientata nell’antico quartiere della Kalsa di Palermo. Un giorno un Moro si invaghì di una bellissima donna che aveva l’abitudine di prendersi cura delle sue piante sul balcone di casa. Quando la donna scoprì che egli aveva una famiglia che lo attendeva in Oriente, ferita nell’orgoglio e tradita da quello che credeva essere il suo grande amore, pianificò la sua vendetta. Una notte, mentre egli dormiva indifeso, lo uccise e gli tagliò la testa, con cui ne fece un vaso dove piantare il basilico, che crebbe rigoglioso grazie alle lacrime della donna.  La bellezza di quella pianta risvegliò l’invidia degli altri abitanti del quartiere che quindi si fecero costruire dagli artigiani dei vasi di terracotta a forma di Testa di Moro.

Il progetto di Turi Avola per Salina prevede un set fotografico e dei copricapi realizzati in loco. Turi invita il pubblico di Amaneï (via Risorgimento 71, S. Marina Salina) a prestarsi come modelli/modelle per gli scatti: una serie di istantanee di formato 8x5 cm che verranno esposte in galleria e che possono essere eventualmente acquistate.