Parures ⎪Alter Ego
“Non e’ il senso estetico come legge imprescindibile e neppure l’amore per i gioielli che mi hanno portato a creare ornamenti ma un puro caso...al mercato delle pulci di Vanves ho comprato per la prima volta un corno di animale, poi il corno si avvolge intorno al collo, e le fibre che si arrotolano intorno al corno...la costruzione corre sulle dita, prolifera e il filo diventa scultura” . Georges Lamblin utilizza le tecniche dell’oreficeria, ma anche antiche tradizioni manuali. Le sue fonti di ispirazione sono varie e vanno dai bastoni / sculture Maori del XVIII secolo, agli intrecci di raffia africani ma con una sensibilita’ che, pur prendendo in prestito da altre culture forme, temi, motivi e materiali, riesce a generare oggetti contemporanei in cui il rapporto con l’origine e’ una permanenza lontana.Il corno tagliato, bucato, lucidato, scolpito, e’ un materiale sensuale e al tempo stesso di primitiva violenza. Gli ornamenti di Georges sono come lei, donna esile e misteriosa, dal nome maschile: selvaggi e raffinati.
Georges Lamblin ama trasformare cio’ in cui si imbatte per caso. Con un processo quasi meditativo l’artista individua nel caos della natura delle forme, - “La forma e’ nell’oggetto: io finisco di raccontarne la storia” - L’esercito di piccoli personaggi realizzati con radici di piante ci mostra con estrema chiarezza la molteplicita’ e la potenzialita’ racchiusa in elementi familiari: questa mutazione e’ realizzata con un intervento minimo ma di grande delicatezza ed eleganza.
Georges Lamblin vive e lavora a Parigi. Ha esposto al Musee des Arts decoratifs de Paris, al Chateau-Musee de Cagnes-sur-Mer, Galerie Naila de Montbrison, Galerie Black and Kausel, Galerie White Elephant Paris. Georges Lamblin lavora anche come scenografa e costumista per il teatro, il cinema e la televisione.