VALERIA MORO

Iancura

Residency

La residenza di Valeria Moro si è concentrata sul legame profondo che l'artista aveva iniziato a percepire con l'isola già nel 2023, quando vi arrivò per caso. Questo incontro casuale con l'isola l'ha segnata in modo duraturo, spingendola a voler esplorare e comprendere il legame che si era instaurato. Durante il soggiorno, l'artista ha lavorato sulla relazione tra il territorio e l'individuo, approfondendo come le narrazioni personali possano influenzare la connessione con un luogo e come questa relazione si sviluppi nel tempo.

Il suo approccio si è mosso tra il conosciuto e l'ignoto, esplorando le emozioni e le percezioni che emergono da un contatto con un luogo nuovo ma ricco di storia. L'artista ha riflettuto su come la morfologia del territorio, le storie e le dinamiche sociali del posto si intrecciano tra loro, divenendo protagonisti della narrazione dell’isola. Attraverso quest'interazione, l'artista ha cercato di comprendere come questi elementi influenzassero la sua percezione del luogo, modificando ciò che sapeva e ciò che ancora non conosceva.

Un altro aspetto chiave del suo lavoro è stato il concetto di accesso, inteso non solo come possibilità di accedere fisicamente ai luoghi, ma anche come apertura alla storia, alle relazioni nascoste e alle connessioni culturali che attraversano il tempo. La ricerca di narrazioni condivise e memorie collettive è stata un tema centrale, portando l'artista a lavorare con luce, suono, testo e parola per tradurre le sensazioni e le conoscenze corporee acquisite. La sua attenzione si è concentrata anche sulle tradizioni orali e sull'importanza delle parole che rimangono tra le persone e il territorio, portandola a immaginare azioni performative e a un coinvolgimento diretto con l'ambiente attraverso l'ascolto e la relazione continua con il luogo.

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